La scuola nel tempo è cambiata, e non sempre in positivo…
Se dovessi fare un confronto fra la scuola moderna e quella dei tempi dei miei genitori sceglierei quella dei miei genitori. Il motivo è molto semplice: la scuola nel corso degli anni è cambiata molto e, a mio avviso, non sempre in positivo.
La scuola che frequentavano i miei genitori era impostata in modo molto più rigido rispetto a quella di oggi; quando ci si comportava male o non si facevano i compiti i professori punivano amaramente gli studenti, creando un certo timore verso la figura del docente e imponendo la loro autorità sugli studenti in maniera incontestabile. Di fronte a questa situazione, i genitori non si permettevano di dissentire e dire la loro.
Da qualche tempo, invece, i genitori hanno cominciato a prendere la parola e ad avere importanza all’interno della scuola: il dialogo tra famiglie e insegnanti è certamente un bene, ma alcuni genitori a volte si intromettono anche in questioni che non li riguardano affatto, come la didattica o i voti.
Alcune persone preferiscono la scuola moderna perché ritengono che i cambiamenti a cui la scuola è andata incontro siano stati soprattutto positivi: si pensi soltanto all’aiuto quotidiano della tecnologia, ma anche a tutte le opportunità che la scuola offre (gite, laboratori, eventi); e poi non c’è più quel rapporto rigido e totalmente impari tra insegnante e alunno: ormai la stragrande maggioranza dei docenti dà la possibilità agli studenti di essere ascoltati ed aiutati, e questo crea sicuramente delle condizioni migliori per l’apprendimento.
Talvolta, però, questo rapporto sconfina in un rapporto amichevole: la “confidenza” prende il sopravvento e causa il mancato rispetto delle regole scolastiche e della stessa figura del docente. Quindi, a mio parere, il fatto che non ci sia più rispetto come prima toglie valore ai molti cambiamenti positivi che la scuola ha accolto.
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