Per “Patrimonio” si intende l’insieme dei beni che un soggetto possiede; può anche indicare le meraviglie naturali e storico-artistiche di un territorio.
I Beni Culturali ed Ambientali sono un patrimonio, un’espressione di civiltà, comunicano la storia di una comunità e permettono ad una popolazione di identificarsi. L’individuo si identifica con la propria cultura, con la propria società e con il suo luogo di appartenenza. le Istituzioni Culturali, le Associazioni ed altri Enti attualmente sono in un periodo in cui stanno passando da una semplice attenzione ed interesse turistico ad una esigenza di protezione e di mantenimento del proprio patrimonio sociale e culturale, con l’obiettivo di valorizzare la realtà circostante.
L’inestimabile Patrimonio italiano
L’Italia è famosa proprio per possedere un patrimonio paesaggistico e culturale di inestimabile valore, poiché costituita da un insieme continuo che lega fra loro paesaggi naturali con soluzioni tecnologiche, artistiche e artigianali per adattarsi a un contesto tanto vario da essere unico al mondo.
Sette Straordinari Patrimoni dell’UNESCO in Italia
L’UNESCO è l’agenzia delle Nazioni Unite che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura. Il patrimonio naturalistico italiano si conserva in ben 25 Parchi presenti in tutta la penisola. Nel mondo sono stati riconosciuti in totale 1154 siti di vario genere e l’Italia ne conta 59:
LE DOLOMITI | PISA, PIAZZA DUOMO | VAL D’ORCIA | ||
ASSISI | CENTRO STORICO DI ROMA | AREA ARCHEOLOGICA DI AGRIGENTO | ||
IL VULCANO ETNA |
COSA FA L’ UNESCO?
Il termine UNESCO è l’acronimo di United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, (in italiano: Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura). Si tratta di un’agenzia speciale delle Nazioni Unite, fondata a Parigi nel 1945 (subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale), con l’obiettivo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni attraverso i canali dell’Educazione, Scienza, Cultura e Comunicazione.
Patrimoni: le 3 tipologie
I Patrimoni dell’Umanità si possono dividere in tre grandi gruppi: naturali, culturali, orali o immateriali. I Patrimoni naturali, come la grande barriera corallina in Australia, sono luoghi eccezionali dal punto di vista scientifico geologico; i patrimoni culturali sono monumenti importanti per la storia, l’arte e la scienza; i Patrimoni orali o immateriali sono beni che non sono tangibili come ad esempio i canti Sardi.
Uno sguardo indietro nel tempo, cosa ci dice la Storia
Dopo la Rivoluzione francese e la sconfitta di Napoleone, nel 1815 con il Congresso di Vienna, si riunirono i sovrani delle nazioni coinvolte nella rivoluzione per restaurare i vecchi sovrani in Europa (Ancien Régime). L’Italia con la Rivoluzione francese perse moltissime opere per mano di Napoleone, di cui molte non vennero mai restituite. Questo rafforzò il desiderio di affermare sempre più l’identità di un popolo che con il Risorgimento riaffermò la sua grandezza. L’Italia era erede del grande Dante, di Leonardo, del Bernini, degli ingegneri che realizzarono Castel del Monte, dei vetrai di Murano e così via. Questa immensa unicità del nostro patrimonio fu un elemento importantissimo per l’unificazione d’Italia avvenuta nel 1861.
Nasce così una nuova cultura, quella dei musei, dove le famiglie più potenti commissionavano opere e le collezionavano, creando così collezioni molto preziose. Quando l’Italia passò dalla Monarchia alla Repubblica, anche il patrimonio fu affidato al popolo, il quale, come dice il primo articolo della nostra Costituzione “al popolo appartiene la sovranità”, fondamenta del nostro Stato democratico.
Memori di quanto già accaduto con la Grande Guerra, prima della seconda guerra mondiale, gli italiani avviarono un piano di protezione e tutela per mettere al sicuro tutte le opere d’arte del nostro Paese. Le opere della Galleria degli Uffizi, a Firenze, furono ad esempio suddivise in diverse ville e dimore per ridurre così il rischio di essere trafugate dai nazisti.
L’articolo 9 della Costituzione e la tutela dell’ ambiente
L’articolo 9 della Costituzione venne applicato per la prima volta il 30 ottobre 1949.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.
Un ambiente disastrato dalle mani dell’uomo
La Costituzione, però, spesso non è per niente considerata, perciò ci ritroviamo a volte in situazioni terribili per le azioni e in generale per le scelte errate che l’uomo fa: incendi boschivi, mari, laghi e fiumi inquinati, boschi e foreste decimati per far spazio a capannoni inutilizzati, terreni agricoli invasi da discariche abusive e tanti altri fattori. Ciascuno di questi disastri lascia conseguenze terribili in termini ambientali, sociali ed economici ma anche morti e feriti, inoltre rende impossibile raggiungere il vero obiettivo della Costituzione Italiana affidata ai cittadini.
Oltre ai disastri che l’uomo può provocare alla natura involontariamente, ci sono gli atti vandalici, che spesso avvengono per noia o rabbia. Fortunatamente la nostra Legge punisce chi fa queste azioni che sono identificati proprio come reati. L’articolo 635 e 639 del Codice Penale punisce i danni alle cose, mentre il Codice Civile, con l’articolo 2043 stabilisce che chiunque abbia subito un danno ingiusto alla persona o alle cose può chiedere il risarcimento. In caso di minori, sono i genitori a rispondere per loro.
In questi ultimi anni si sentono sempre di più notizie di persone che vandalizzano opere d’arte, palazzi storici, monumenti e tutto ciò che rappresenta un valore per la Nazione. Questi sono chiamati Ecovandali e ad oggi la legge ha inasprito ancora di più le sanzioni, inserendo anche il carcere fino a 5 anni per chi commette questi reati. La loro è una forma di protesta su dei temi molto importanti, come per esempio l’inquinamento del combustibile fossile, ma che non li giustifica nel commettere reati a danno di tutti e spesso dalle conseguenze irreversibili.
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