Riflessione scaturita dal confronto tra due testi poetici di Carducci e il dipinto “Campo di grano con volo di corvi” di Van Gogh.
Sia in “Nevicata” che nel dipinto di Van Gogh che in San Martino si trovano degli uccelli neri; visto che in Nevicata rappresentano i pensieri e le voci degli amici che vogliono convincere il poeta ad andare nell’aldilà, accompagnato da un clima completamente diverso da quello del dipinto, e in San Martino pensieri che migrano, io penso che la presenza di questi uccelli sia il pensiero della morte e di abbandonare la vita che, nonostante cambi il tempo, le sensazioni, eccetera, non va mai via.
Il dipinto è molto bello se capite le emozioni che vuole trasmettere, ma per me la rappresentazione migliore è quella delle poesie, perché anche con poche parole e con un lessico a noi non tanto chiaro, il poeta riesce a farci immedesimare in lui, fino a quasi provare le emozioni. Le ambientazioni delle poesie rappresentano di più il bisogno di trovare la sua pace interiore, ma anche il paesaggio del quadro fa riflettere , perché fa capire che nonostante sia estate, ci siano persone, c’è caldo e divertimento, nella mente dell’artista rimangono sempre i suoi pensieri di morte.
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