Basta con le lezioni frontali! Parola di “lupetto”… Immagine realizzata con Bing Image Creator.
L’outdoor education, letteralmente “educazione all’aperto”, prende spunto dallo scoutismo, gli scout infatti per loro natura svolgono attività all’aperto con l’obiettivo di accrescere le proprie capacità di socializzazione in un contesto di rispetto reciproco e cura e attenzione per l’ambiente circostante.
Quando parliamo di “Outdoor education”, parliamo di lezioni attive, che si svolgono fuori dalle aule scolastiche. Parliamo di esperienze come l’orto didattico, visite a fattorie, musei, parchi, oppure attività avventurose come il trekking, un giro in canoa, equitazione, bicicletta.
Cari professori, non basta uscire dall’aula per poter parlare di Outdoor education; anche se ci piace molto fare lezione sul prato! Per poter parlare di outdoor education infatti, è necessario che ci siano:
l’interdisciplinarità;
l’attivazione di relazioni interpersonali;
l’attivazione di relazioni ecosistemiche.
Naturalmente vi dico questo perché mi sono documentato prima di scrivere l’articolo, non avrei saputo parlarne altrimenti.
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