Giovedì scorso abbiamo avuto l’occasione di intervistare Federico Lattanzi, autore del libro “Il tao dell’apprendimento. Dalle competenze ai talenti, l’eccellenza di sé”. L’immagine è stata realizzata grazie all’Intelligenza Artificiale, con Bing Image Creator.
Ci siamo fatti una lunga chiacchierata con Federico Lattanzi, autore del libro “Il tao dell’apprendimento”, che ha accettato di venire ad incontrarci e raccontare un po’ del suo lavoro, durante il laboratorio pomeridiano del giovedì.
Tutto è cominciato con la nostra risposta (o non risposta) alla domanda: qual è il vostro sogno?
Dover dar voce ai propri sogni è veramente difficile, spesso quel che vogliamo ci sembra così irraggiungibile da non riuscire nemmeno a vocalizzarlo. Credo che niente spaventi più dei sogni. Per sognare ci vuole coraggio, per credere ai propri sogni, ci vuole coraggio.
Qualche mano alzata, qualcuno dice che sogna di pattinare, qualcuno dice che sogna di giocare a calcio, qualcuno che sogna di giocare a basket, c’è chi sogna di lavorare nella moda, chi sogna di diventare un medico, chi sogna di cantare, chi di scrivere canzoni.
E lei prof. Lattanzi? Lei cosa sogna? Già, non vi avevamo detto che l’autore è anche un professore. Insegna presso la scuola secondaria di primo grado di Fara in Sabina.
Il prof. ci guarda e ci dice che lui ha sempre sognato di giocare a basket, che ha investito tanto nel suo sogno, impegno, costanza, dedizione, le stesse cose che ha impiegato nella stesura di questo libro, che oggi abbiamo tra le mani, che lo ha portato a girare tanto, ad incontrare platee diverse, in posti diversi.
Quello che ci ha colpiti di questo libro è la distinzione tra lo studente e la persona, siamo alunni ma siamo anche bambini, figli, nipoti, siamo sportivi, danzatori, calciatori, tennisti, siamo giocatori, siamo musicisti, siamo tante cose.
Ognuno di noi ha un talento, la difficoltà sta nel riconoscerlo, bisogna sapersi ascoltare. Spesso siamo sopraffatti dai rumori e non sappiamo prestare l’orecchio. La musica, i video su YouTube, i reels, i social, la tv. Tanto rumore che ci confonde e ci allontana dal TAO. Una mano si alza, “ma Tao che significa?”
Il Tao è la direzione, la via, la strada per eccellenza. O per l’eccellenza?
Se ci ascoltassimo e ci comprendessimo, potremmo arrivare ad eccellere in quello per cui siamo più portati?
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