IL TELESCOPIO RIFLETTORE
I lettori ci permetteranno questo facile gioco di parole in vista di quello che mi accingo brevemente a presentare e che è nella dotazione permanente del nostro istituto di Poggio Mirteto.
Infatti nel presente articolo descrivo le attrezzature dell’istituto che riguardano i telescopi. Già da qualche anno, grazie alla capacità di utilizzare fondi pubblici per gli istituti, l’ex “Pepoli” aveva acquistato un ottimo telescopio riflettore adatto per l’osservazione di ammassi stellari, zone nebulose e galassie non lontane dalla nostra, senza disdegnare la possibilità di osservare la Luna ed i pianeti. Molti di voi lo avranno visto sia durante gli open day annuali che messo all’opera a scuola nelle ore di laboratorio quando le giornate invernali sono corte ed è possibile fare qualche osservazione del cielo nelle prime luci della sera.
Ricordo che un telescopio riflettore è dotato di un vetro riflettente sul fondo del tubo (che dunque si presenta “vuoto” alla sommità). Il vetro riflette la luce degli astri e dal fondo la reinvia in alto, dove un secondo specchio, centrale e più piccolo, la reinvia definitivamente all’oculare (piccolo sistema di lenti dove appoggiamo il nostro occhio) su cui è possibile fare le osservazioni ingrandite. Nel modello posseduto dalla scuola, l’osservatore guarda sul fondo del tubo e non lateralmente come dovrebbe essere per un riflettore classico, così da avere l’impressione che il telescopio sia a lente anziché a specchio, ma ciò è solo dovuto alla particolare disposizione dello specchietto secondario che invia la luce in basso anziché di lato. Per chiudere con questo primo telescopio, mi preme dire che ha un cavalletto ed una montatura robusta, ed è dotato di motori elettrici che permettono l’inseguimento degli oggetti celesti in tranquillità (ricordiamoci che, a causa della rotazione terrestre, qualsiasi oggetto del cielo guardiamo, esso dopo un po’ “sfugge” all’obiettivo e dobbiamo ricentrarlo).
I TELESCOPI RIFRATTORI
Dallo scorso anno solare 2023 il nostro istituto ha completato la sua dotazione aggiungendo due telescopi rifrattori, uno dalla lente di 10 cm e l’altro con una lente da 12 cm, che permettono di osservare con molto contrasto e notevole nitidezza sia la Luna che i pianeti del nostro Sistema Solare. Tali tubi hanno la classica lente frontale (anch’esso un vetro ma non trattato per riflettere la luce, bensì trasparente per lasciarla passare), anzi devo dire un doppietto di lenti, lavorate ognuna su entrambi i lati in modo che la loro curvatura vada a mettere a fuoco due lunghezze d’onda del visibile e non solo una (doppietto acromatico). La luce cos’ deviata va a fuoco sul fondo, dove è posto direttamente l’oculare. Gli amatori del visuale preferiscono questo sistema, il più classico, di stampo galileiano, perché non è ostruito da lenti secondarie e non provoca interferenze sul percorso luminoso, a tutto vantaggio della nitidezza. I due tubi ottici hanno una montatura ed un cavalletto in comune, per risparmiare i costi, su cui possono essere posti alternativamente. Così, possiamo affermare, è ora possibile osservare con comodità sia gli oggetti lontani e diffusi (col riflettore che ho descritto all’inizio) sia gli oggetti compatti come la Luna, le stelle doppie ed i pianeti (con gli ultimi arrivati) coprendo quasi tutto lo spettro di quello che è osservabile nella luce visibile con strumenti amatoriali. Niente male per un istituto comprensivo…eppure il lettore curioso si sta già domandando se in tutto ciò manchi ancora qualcuno all’appello, qualcuno di importante e di imponente che in effetti non ho ancora nominato: la nostra stella, il sole! Vista la pericolosità che comporta osservarlo con gli strumenti astronomici, si è dovuto attendere un po’ affinché arrivassero anche i filtri adatti e adesso posso dirvi che la nostra scuola è pronta per far provare ai ragazzi anche l’esperienza unica dell’osservazione del sole! Innanzitutto insieme ai due rifrattori è arrivato un prisma di Herschel, che attenua moltissimo la luce del sole, esso, abbinato ad un ulteriore filtro neutro che si mette all’oculare, ci permette di vedere bene la fotosfera del sole: la sua luce bianca, la granulazione della superficie e le interessanti macchie solari di cui spesso si vede anche la penombra, ovvero la zona di passaggio tra il chiaro e lo scuro che circonda le macchie più grandi.
IL TELESCOPIO SOLARE
Ma infine, ciliegina sulla torta, è da quest’anno possibile osservare il sole anche in luce arancione (si dice in luce H-alfa) grazie ad un telescopio specializzato in questo tipo di banda luminosa che è molto delicata. Si tratta di un tubo piccolo e compatto, con filtri particolari e sovrapposti in modo da vedere la cromosfera del sole, che è posta sopra la parte bianca (la fotosfera), la quale ci permette di vedere bene i brillamenti solari, le eruzioni (zone chiare di forma irregolare, che sembrano spruzzi di luce) e le protuberanze, le famose lingue di fuoco che si allontanano dal sole e che si vedono bene solo durante le eclissi totali! Grazie a questo telescopio particolare insomma possiamo vedere il sole nel nostro istituto, come se ci fosse sempre un’eclisse totale. Vi garantisco che l’emozione di vedere le protuberanze solari e la cromosfera è unica ed è un’esperienza che, una volta provata, rimane bene impressa nella mente dei ragazzi.
Le strumentazioni astronomiche che si possono utilizzare hanno come principale scopo non quello di fare sfoggio di virtuosismi tecnologici, quanto quello di appassionare i ragazzi alla scienza più antica ed affascinante che è quella del cielo, con la speranza che chi sente avere in sé un germe di passione per la scienza possa, grazie alle osservazioni del cielo che si fanno a scuola, trovare una sua strada nella vita: non è questo in fondo lo scopo ultimo e più importante di ogni scuola?
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